Der BEACHCLUB2010® ist bestrebt, die Sportart Beachtennis in Deutschland und weltweit bekannter zu machen. Das Organisationsteam veranstaltet nationale und internationale Turniere, unterstützt Vereine beim Bau von Beachanlagen und bietet in seinem Online-Shop Beachtennis-Schläger, Bälle, Taschen und Zubehör für eine Beachanlage.
Il problema piú grande è sempre quello, che molti funzionari delle associazioni e dei club di tennis, vedono il beach tennis come un concorrente. Ció non è per niente il caso. Il beach tennis puó essere un arricchimento per ogni associazione come anche per i club, per accattivarsi i soci o anche trattenere gli stessi.
Sarah Bolsmann
Per il decimo compleanno del nostro BEACHCLUB2010® abbiamo pensato di cogliere l'occasione e dare la parola a quelli che sono stati al nostro fianco lungo tutta la strada - e anche prima. Abbiamo parlato con giocatori, organizzatori e commentatori che ci hanno raccontato la loro storia del beach tennis. Inclusi gli auguri per il nostro compleanno!
Sarah Bolsmann, 35, ha iniziato a giocare a beach tennis nel 2016. Con la nazionale tedesca ha partecipato con successo ai campionati mondiali a squadra a Mosca, e ha rappresentato il suo paese ai campionati europei. Sarah è coinvolta nel suo club di casa Osnabrücker SC, dove ha portato avanti il beach tennis. Aiuta nella federazione regionale Niedersachsen Bremen (TNB) e anche nella Federazione Tedesca Tennis (DTB) dove fa parte del consiglio dei giocatori e dà così una voce a tutti i giocatori di beach tennis in Germania. Da maestra di scuole elementari ha uns senso educativo per i desideri del gruppo beach tennis. Ci ha mandato i suoi saluti per il nostro decimo anniversario: "Auguroni al team del BEACHCLUB2010® per il futuro. È stupendo vedere cosa avete fatto per il beach tennis negli scorsi dieci anni. Avanti così!"
Con noi ha parlato della sua passione per lo sport, delle sue esperienze con la nazionale tedesca ed i suoi obiettivi nel beach tennis.
Come hai trascorso il tuo tempo prima del 2016 quasi senza il beach tennis?
Prima di aver scoperto il beach tennis nel 2016 avevo giocato a tennis giá dall’etá di cinque anni. Dato che lo sport in generale era giá sempre stata la mia passione (ho studiato anche sport), ma in special modo peró lo sport con la palla. Poiché oltre al tennis, durante il periodo dei miei studi universitari, ho giocato molto anche a calcio.
Adesso sembra che sia diventata la tua passione, ti impegni presso il tuo Club Osnabrücker SC, nell’Associazione del tennis Bassa Sassonia-Brema (TNB) e anche presso la federazione tennis tedesca (DTB). Cosa ti affascina di questo sport?
Giá giocando a tennis amavo proprio il volley poiché potevo fare la discesa a rete, specialmente nel doppio, come anche giocando in un team. Proprio cosí inizió la mia passione per il beach tennis e il suo fascino. Andammo a Schillig con un gruppo di tenniste e lí giocammo tanto per divertirci. In quel periodo gicavamo a volte ancora con le racchette da tennis. Naturalmente per me e per la mia socia Christin Meyer era chiaro che ci faceva piú piacere misurarci giocando sulla sabbia, che partecipare alle competizioni di tennis. Da allora sono affascinata dallo stare insieme sia con i compagni come anche con gli avversari. Per me era stata una nuova esperienza che, anche dopo un incontro, ci si poteva sedere insieme con l’avversario, bere qualcosa insieme oppure semplicemente allenarsi insieme, anche senza prima conoscerci. Oltretutto mi piace muovermi sulla sabbia, saltare per cercare di raggiungere la palla, ascoltando la musica beach, conoscere altre persone e poter giocare in diversi altri paesi del mondo. Come si vede sono sempre ancora molto entusiasta, e proprio per questo motivo, vorrei che molte piú persone possano conoscere il beach tennis e che scoprino loro stessi, come questo sport sia bello. Questo è anche il motivo per cui mi sono impegnata nel TNB e DTB. Ci sono ancora molte persone che non conoscono il beach tennis e cosí non hanno scoperto il fascino di questo tipo di sport.
Quali sono le differenze dal tennis al beach tennis? Conoscendo bene il tennis, ne hai potuto approfittare giocando al beach tennis? Ci sono dei svantaggi?
Nel mio periodo iniziale 2016/2017 ho giocato sia al tennis come anche al beach tennis. Sicuramente, all’inizio, la mia esperienza nel tennis, mi ha aiutato nel beach tennis. Conoscevo i colpi, (volley, battuta e schiacciata), il metodo del contaggio giá dal tennis e cosí potevo fare il gioco svelto e con piacere. Inoltre mi aiutava anche l’esperienza nel doppio, la comprensione della tattica avuta dal continuo gioco del tennis. Per prima cosa tutti pensavano e si pensa ancora adesso, che il beach tennis fosse semplicemente il tennis sulla sabbia, questo non poteva essere cosí difficile. Ma appena uno gioca piú a lungo, nota che è un altro tipo di sport/gioco, indipendente, che certamente presenta delle condivisioni con il tennis, ma anche molte differenze. Per prima cosa è completemente diverso muoversi sulla sabbia che sul campo da tennis, uguale se su terra rossa, tappeto o terra battuta. Inoltre anche la tattica è differente nell’esecuzione dei colpi, come anche il comportamento sul campo della tattica insieme al compagno si differenzia dal doppio nel tennis. Questo modello che è stato incisivo per molti anni, è sicuramente una sfida interromperlo, cosa che per me dall’inizio è stato affascinante. Secondo me il tennis per il beach tennis ha avuto lati positivi e negativi. Ai principianti dico sempre, che non è necessario aver giocato prima a tennis, questo puó aiutare, ma puó portare anche delle difficoltá nell’apprendere determinati colpi.
L’anno scorso avete aperto dei campi di beach tennis nel OSC. Come ci siete arrivati e cosa vi aspettate da questi impianti?
Esatto. Lo scorso anno, in realtá giá dalla fine del 2018, facemmo per noi di Osnabruck,un importante passo per i campi da beach tennis. Con l’aiuto di un articolo di giornale, molti club si erano rivolti a me e dimostrato interesse all’arte sportiva del beach tennis, cosí che insieme al OSC siamo riusciti a costruire a Osnabruck, i primi campi ufficiali da beach tennis. Abbiamo trasformato un campo da tennis in due campi da beach tennis. Con l’impianto abbiamo due obiettivi. Per cominciare abbiamo soprattutto per la prima volta a Osnabruck i nostri campi e cosí possiamo regolarmente allenarci. Inoltre desideriamo far conoscere il beach tennis anche a Osnabruck. A questo proposito abbiamo organizzato uno showmatch, abbiamo offerto lezioni di prova gratis e anche preso contatti con altri giornali locali. Siamo rappresentati anche nei mezzi di comunicazione di massa, Instagram, come anche Facebook. Nella nuova stagione abbiamo avuto ca. 15 nuovi iscritti, per altro tutti attivi giocatori di beach tennis. Non sembra tanto, ma per uno sport cosí poco conosciuto e relativamente nuovo, è un buonissimo inizio.
L’impianto di beach tennis OSC non ti basta più. Per partecipare ai tornei viaggi attraverso la Germania e anche nei paesi vicini. Cosa provi in questi tornei? Quale differenza fa nel beach tennis?
Il bello del beach tennis è: è uguale in quale torneo partecipi, e anche in quale paese tu giochi, (proprio anche in Belgio o in Olanda) sei contento perché oltre al gioco anche di rivdere le persone. Non ha importanza se è l’avversario della prossima partita, oppure è il tuo piú forte concorrente del torneo, tu sei contento di trascorrere con loro un bel fine settimana. È pazzesco che per me questa sensazione di appartenenza si è manifestata subito. E credo di poter parlare per molti, i quali o con me o prima di me hanno cominciato a giocare beach tennis in Germania. La comunitá nel beach tennis in Germania, come anche nei paesi vicini Belgio e Olanda è molto aperta e accoglie ogni giocatore a braccia aperte, è uguale da dove viene o che lingua parla. Nel breve tempo in cui gioco a beach tennis, ho potuto conoscere molte nuove e fantastiche persone, delle quali, nel frattempo, un paio sono diventati anche veri amici.
Nella classifica mondiale tu sei tra i 100 migliori. Qual è il tuo obiettivo? Top 10?
A fine 2019 ero stata, per la terza volta, nella top 100. Questo per me è giá un enorme successo. Tuttavia devo dire che i miei obiettivi si orientano nel partecipare a determinati tornei e non alla posizione nella classifica. Sono una insegnante e per questo ho molto tempo (ride) ma tuttavia questo lavoro non è molto favorevole al beach tennis. Per esempio ci sono molti tornei in cui bisogna partire giá il venerdí e talvolta anche giá giocare, per me è difficile da fare o quasi impossibile. Con ció scadono molti tornei e cosí anche molti punti per me preziosi per la classifica. Per questo preferisco pormi obiettivi che posso raggiungere e che mi diano la possibilitá di collegarli con il mio lavoro. Prima della crisi il mio obiettivo per il 2020 era quello di poter giocare, per la prima volta ad Aruba e di far parte della nazionale tedesca nel campionato mondiale ed Europeo.
Tu giochi giá nella nazionale, nonostante non ci sei entrata da tanto tempo. Cosa hai vissuto e quale esperienza hai acquistato?
Esatto. Il campionato Europeo del 2016 in Bulgaria era stato il mio primo torneo ufficiale e internazionale di beach tennis. Quella volta avevo avuto fortuna! Dal torneo di beach tennis a Schillig, che avevo prima menzionato, aveva artecipato anche l’allora capitano della nazionale tedesca di beach tennis, e lí mi scoprí. Fu allora che a causa di diversi infortuni, ci fu un manco e cercavano una giocatrice per il torneo europeo a Settembre, e cosí ebbi l’onore di giocare per la Germania. È stato un periodo molto eccitante, visto che ero andata in Bulgaria senza conoscere i giocatori dell’allora squadra, tanto meno la mia compagna. Ma ne è valsa la pena, perché è stato per me il punto di partenza per giocare al beach tennis con piú intensitá. Dopodiché nel 2017 feci parte della squadra nei campionati mondiali di squadra a Mosca. Solo due settimane prima del torneo ho conosciuto e apprezzato due giocatrici della squadra, Maraike Biglmeier e Laura Kemkes. Giocare per la prima volta nella squadra, nel campionato mondiale a Mosca era stato per me anche molto eccitante, ancora di piú in un torneo, un numero piú grande di quello della partecipazione ai campionati europei in Bulgaria. Dal 2017 ero stata giá tre volte a Mosca con la squadra e ho potuto partecipare ancora due volte ai campionati europei in Lettonia e in Bulgaria. L’evento a Mosca è stato per me, in generale, molto vantaggioso: ero giá da sempre una giocatrice di squadra e per questo, il successo lo posso mettere sopra al mio proprio interesse. Questo aiuta certamente anche nei momenti in cui si vorrebbe giocare, ma peró una combinazione diversa è piú sensata. Quando penso ai tre campionati Europei, mi ricordo soprattutto la bella atmosfera nella squadra completa (giovani, adulti e assistenti), la mia prima partita contro l’allora top coppia italiana e tante partite con i miei partner Tobias Notter e Alexander Bailer.
Proprio nella squadra nazionale, per ottenere il successo, è decisiva la compattezza. Dal tuo punto di vista, come sta il DTB?
Una buona chimica sul campo e nella squadra, è di solito il presupposto fondamentale per avere successo, e tirare fuori il massimo da una squadra. Secondo me, l’umore positivo e lo sviluppo della compattezza nel gruppo deve partire dalla squadra, ancora prima dei campionati mondiali ed europei. Per arrivare a questo, c’è bisogno di tempo, di molta comunicazione, incontri collettivi, partite di allenamento dei giocatori, colloquio in merito ai ruoli nei prossimi eventi e per ultimo anche l’accordo per un comune obiettivo. Naturalmente è difficile incontrarsi nei corsi di preparazione o altrettante attivitá in comune, dato che i giocatori nazionali abitano in diverse cittá della Germania e, tranne Maraike, tutti gli altri esercitano una professione principale, e nel beach tennis non sono giocatori attivi. Se si getta uno sguardo negli ultimi due anni della squadra nazionale, nei quali i successi erano veramente buoni, il punto, nel quale, noi della nazionale possiamo e dobbiamo lavorare di piú, è nella compattezza.
Quale è il tuo punto di vista della squadra nazionale tedesca se fai il paragone internazionale?
Vedo la nostra squadra al numero uno delle nazioni di giocatori non professionisti. Infine i risultati della squadra nazionale hanno dimostrato che ci possiamo posizionare dietro le quattro o cinque top nazioni. Se guardiamo i giocatori di queste nazioni possiamo vedere subito che la maggior parte di loro gioca solo al beach tennis sono principalmente attivi professionisti. Dato che il beach tennis diventerá sempre piú professionale, sará sempre piú difficile per una nazione come la nostra, mantenere quel livello.
Hai giocato spesso il doppio con Christin Meyer, come è importante l’intesa l’una con l’altra su e fuori dal campo?
Anche negli scorsi anni ho constatato che per me è importante o addirittura è una premessa, che ci sia l’intesa con la mia partnerin, come anche con un partner sia sul campo che fuori. Solo cosí posso dare il mio meglio sul campo, se ho la sensazione che per la mia socia o il mio socio, è uguale se faccio un errore o un bel gioco. La cosa principale è che uno dia tutto, si diverta e che dopo, anche se la partita l’abbiamo persa ci si ritrova al bar a bere qualcosa tutti insieme. Ho bisogno che la mia socia o il mio socio mi dia questa sensazione, e ovviamente cerco di trasmetterla anche a loro. Per noi tutti non è una professione principale, ma pratichiamo questo sport perché ci fa immensamente piacere. Non si deve dimenticare, ed è uguale di che cosa si tratta. Le mie migliori partite con i miei soci sono state determinate quando, nella squadra, potevamo costruire questa sensazione, come per esempio a Saarlouis nella finale del campionato nel misto, con Tobias Notter.
Dal 2017 abbiamo organizzato a Saarlouis uno dei tornei piú grandi al mondo ed erano arrivati giocatori da tutto il mondo. Per modo di dire un progetto luminare per il beach tennis in Germania. Come lo hai vissuto e cosa ci porta a noi questo sport?
Per ora ho potuto partecipare la prima volta nel 2017 e poi nel 2019. Nel 2017 era stato molto bello come Plan B l’aveva organizzato, ma lo scorso anno era stato ancora un numero superiore, piú professionale, organizzato benissimo e a noi giocatori non c’è mancato nulla. L’attrazione di questo evento si vede anche dal numero crescente di partecipanti negli anni passati. Nel 2019 il torneo era pieno di giocatori di beach tennis, provenienti dalla Germania, e d’altra parte anche questo fa l’atmosfera cosí speciale. Per ora è l’unico evento in Germania in cui tutta la comunitá del beach tennis dalla Germania, e i migliori giocatori del mondo, si incontrano per giocare al beach tennis e festeggiare questo sport. Spero che il beach tennis cresca ancora e che altri sponsor e altre cittá prendano esempio da Saarlouis/Saarland e presto ci saranno altri grandi tornei internazionali di beach tennis in Germania.
Con l’evento a Saarlouis si svolgono anche i campionati tedeschi. Come la vedi questa combinazione?
Da questa combinazione ne approfittano ambedue gli eventi. Per primo i campionati tedeschi vengono valorizzati, e il misto ha grandi possibilitá di presentarsi il sabato sera sotto le luci dei proiettori e di certo con piú spettatori. E in piú a fine settimana sono tutti giocatori tedeschi di beach tennis che durante tutti i tornei internazionali sono presenti e stimolano l’atmosfera negli eventi. Dunque una bella combinazione che spero rimanga cosí ancora per molto.
Come hai seguito il percorso del beach tennis dal tuo inizio?
Cosa si può dire, non so se lo documentano anche i numeri, che dal 2016 si sono aggiunti giocatori di una nuova generazione di beach tennis. Dal 2016/2017 da noi nel nord si è fatto molto nell’ambito del beach tennis. Nel nord ovest è nata una nuova hotspot. Per quanto ne so io, mentre prima del 2016 la maggior parte dei giocatori di beach tennis e anche quelli nazionali, provenivano dal sud della Germania, dal 2017 è un po’ cambiato. Sia il nord che l’ovest hanno scoperto anche loro il beach tennis e cosí molti giocatori hanno giaocato in prima fila. Naturalmente è stato di molto aiuto anche il sostegno del TNB, il quale, giá da molto tempo, è un punto importante nel lavoro del club.
Quale è in Germania il fattore che limita la diffusione del beach tennis, dato che in inverno ci sono molte poche possibilitá di giocare?
Penso che l’ostacolo principale siano le infrastutture dei campi all’aperto, che non sono stati costruite bene. È di sicuro uno svantaggio se, da ottobre ad aprile non si puó giocare a beach tennis. Questo va a discapito dei giocatori ambiziosi, che non possono competere con giocatori di altre nazioni (Italia, Spagna, Brasile e Russia) i quali possono giocare durante quei mesi. Naturalmente è anche un danno per noi in Germania, poiché ci impedisce di far conoscere ancora di piú il beach tennis ai principianti e tenerli attaccati a questo sport. Secondo la mia opinione, oltre alle unitá di allenamento, i giocatori e gli allenatori devono essere in grado di poter instradare i giovani al gioco del beach tennis; poiché cosa ci serve la possibilitá di giocare in inverno se non ci sono persone che possano insegnare ai principianti questo sport? Bisogna lavorare sia nelle infrasttuture come anche nell’insegnamento degli allenatori e che siano capaci di trasmetterlo ai giovani.
In un tipo di sport tu occupi un posto nel DTB. Su cosa si parla nella comunitá dei giocatori, e quali sono le loro esperienze e i desideri?
Da tre anni sono nel consiglio giocatori. Siamo due donne e due uomini e quest’anno siamo stati rieletti per ancora due anni. Prima di tutto trovo bello che il DTB abbia fondato un consiglio giocatori, anche perché noi fingiamo da collegamento fra la comunitá e il DTB, e la nostra opinione viene ascoltata e apprezzata. Noi regolarmente cerchiamo di reperire in feedback con la comunitá i diversi temi. Rispondiamo alle domande dei giocatori e organizzatori dei tornei che non vogliono contattare direttamente il DTB, ma parlare prima con noi, andiamo incontro ai suggerimenti per migliorare e li trasmettiamo poi al DTB. Io cerco di mantenere possibilmente un buon contatto con i giocatori di tutti gli angoli della Germania, cosí hanno anche la sensazione, che vogliamo veramente muovere qualcosa, che siamo interessati ai loro problemi e cerchiamo di fare il possibile in modo che i loro interessi vengano rappresentati al DTB. È importante che i giocatori abbiano la sensazione che si possono sempre rivolgere al consiglio giocatori, non c’è differenza se giocano bene o quanto. Credo che negli scorsi tre anni ci siamo riusciti molto bene. I desideri sono molto differenti e arrivano da molti tornei tedeschi, dalla semplificazione dei moduli per l’allestimento dei tornei, fino alle domande per il contenuto dei workshop.
C’è stata l’idea di portare il beach tennis nelle scuole. Tu sei una insegnante, quali progetti hai nella scuola a Osnabrück?
Da otto anni insegno nella scuola elementare e sono nella seconda scuola. In ambedue le scuole ho avuto la fortuna di offrire un gruppo beach tennis/tennis. C’è l’interesse dei ragazzi, tuttavia non tutti conoscono il termine beach tennis. Nella scuola precedente ho avuto la fortuna di avere sul posto un campo da tennis come anche da beach tennis.
Come viene accettato dai ragazzi il beach tennis?
Per ora posso parlare solo dei miei ragazzi (scolari dagli otto ai dieci anni) che erano interessati a questo sport, quando si potevano buttare nella sabbia oppure in palestra sul tappeto. Inoltre lo scorso anno a Saarlouis avevamo organizzato per la mattina un torneo di allenamento di prova per bambini e ragazzi. Anche qui l’interesse è stato positivo, e molti di loro avevano continuato a giocare. Credo che anche qui il problema è che molti bambini e ragazzi non hanno ancora sentito parlare del beach tennis. Dobbiamo lavorare in modo che piú bambini e giovani imparino a conoscere il beach tennis, poiché molti che hanno giocato per la prima volta, sono molto entusiasti e vorrebbero continuare a giocare. Un punto importante affinché il beach tennis in Germania diventi piú grande e popolare, è cercare di di trovare qualcuno che promuova e sostenga le giovani promesse. E inoltre la collaborazione con le scuole puó ricoprire un ruolo molto importante.
Per adesso non tutte le federazioni regionali del beach tennis sono sulla giusta strada. Ci sono dei buoni motivi per cui non ci sono ancora, e perché dovrebbero esserci?
Il problema piú grande è sempre quello, che molti funzionari delle associazioni e dei club di tennis, vedono il beach tennis come un concorrente. Ció non è per niente il caso. Il beach tennis puó essere un arricchimento per ogni associazione come anche per i club, per accattivarsi i soci o anche trattenere gli stessi. Nel DTB c’è per esempio una serie di tornei di beach tennis che viene accettata molto bene, e che viene giocata al di fuori della stagione a punti. Nei tornei si incontrano molti giocatori che approfittano del gioco senza punti solo per giocare. A Osnabrück abbiamo convertito un campo da tennis in due da beach tennis. Con questo nella prima stagione abbiamo registrato 20 nuovi soci.
Tornando ancora sul circuito internazionale della ITF, il quale ha dinuovo aggiornato le regole. Cosa deve fare l’associazione per fare veramentre un grande passo in avanti?
Per far sí che il beach tennis in Germania diventi piú popolare, bisogna trovare uno sponsor che sostenga il nostro sport e che costruisca altre infrastrutture (campi da beach e anche campi indoor), come anche complementare il beach tennis nella formazione degli allenatori.
Quali obiettivi hai nel Beach tennis? Quale torneo vorresti giocare volentieri?
Prima dell’inizio della crisi, il mio obiettivo per il 2020 era quello di partecipare per la prima volta al torneo di beach tennis ad Aruba. Il desiderio rimane anche oltre questa stagione, e se nel 2020 non dovesse succedere, il mio obiettivo sará per il 2021. In generale il mio obiettivo è di promuovere ancora il beach tennis in Germania, in special modo a Osnabrück e avvicinare ancora molte persone a questo sport.
Maximilian Hamm, Maggio 2020